Allergie di Primavera
Quattro italiani su dieci soffrono di allergie primaverili. Causa scatenante: la comparsa dei primi pollini. La fioritura delle piante rende la primavera la stagione dei raffreddori: gli starnuti colpiscano l’80% degli italiani, e per chi è vittima di allergie non c’è via di scampo.
Tenere sotto controllo il calendario della fioritura, riconoscere i principali sintomi di un’allergia ai pollini e seguire alcune semplici regole: ecco un decalogo di consigli per tenere a bada gli starnuti e godersi così l’arrivo della bella stagione.
IL CALENDARIO DEI POLLINI
I principali allergeni che si presentano nel periodo primaverile sono i pollini della Graminacee, della Parietaria, le Composite (ad esempio l’ambrosia), le Betullacee, le Oleacee e le Cupressacee.
Graminacee: da aprile a giugno
Parietaria: da marzo ad ottobre
Composite o Asteracee: da luglio a settembre
Betullacee: da gennaio a maggio
Oleacee: da maggio a giugno
Cupressacee (Cipresso): da febbraio a fine marzo con possibili anticipi a gennaio o continuazioni fino ad aprile
Negli ultimi anni si registra un incremento dei soggetti che soffrono di pollinosi da cipresso, in particolare in Toscana, Puglia, Liguria, Umbria, Lazio e Campania. Questo tipo di allergia riguarda soprattutto i più piccoli: nel centro Italia si stima che un bambino su dieci sia allergico al cipresso.
Tra le principali cause l’aumento della sua coltivazione a scopi ornamentali o di rimboschimento.
I DIECI SINTOMI DA TENERE D'OCCHIO
1. Rinorrea acquosa
2. Congestione nasale
3. Bruciore e arrossamento delle congiuntive
4. Lacrimazione
5. Starnuti isolati o a salve
6. Prurito al palato, al naso e agli occhi
7. Tosse secca e stizzosa, spesso notturna, accompagnata da difficoltà di respiro e dai caratteristici sibili intratoracici propri dell’asma bronchiale
8. Riduzione dell’olfatto e del gusto
9. Insonnia, stanchezza, irrequietezza
10. Difficoltà di respiro e asma (nel 40% dei casi).
LE DIECI REGOLE PER COMBATTERE L'ALLERGIA
- Evitare di uscire durante le giornate secche e ventose, quando è più alta la concentrazione di pollini;
- Evitare l’aerazione degli ambienti durante le ore più calde della giornata ed eventualmente usare condizionatori d’aria;
- Fare la doccia e lavare i capelli quotidianamente. I granuli pollinici spesso rimangono intrappolati tra i capelli e la notte possono depositarsi sul cuscino, venendo così inalati;
- Evitare di uscire subito dopo un temporale: l’acqua rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree e in maggiore profondità;
- Tenere sempre sott'occhio il calendario dei pollini;
- Usare appropriate mascherine durante i lavori all’aperto;
- Evitare i viaggi in macchina od in treno con i finestrini aperti. Quando possibile è preferibile viaggiare in autoveicoli con aria condizionata e filtri di aerazione anti-polline da pulire spesso:
- Indossare un nuovo paio di scarpe quando si rientra a casa, e riporre le altre in un armadio in modo che non trasportino in giro le particelle allergizzanti.
- Lavare spesso i pavimenti; ma attenzione all’utilizzo dell’aspirapolvere che può sollevare le particelle allergizzanti;
- Tappeti, moquette, tappezzerie e tendaggi sono arredamenti rischiosi per gli allergici: lì si depositano pollini e polveri difficili da rimuovere.
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