Ambroxolo Eg*Aer 10 Fiale 15mg 2ml

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CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Espettoranti, escluse le associazioni con antitosse.

PRINCIPI ATTIVI
Ambroxolo cloridrato 15 mg.

ECCIPIENTI
Sodio fosfato monobasico diidrato; sodio fosfato dibasico diidrato, ac qua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI
Trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni broncopolmona ri acute e croniche.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti.
Gravi alterazioni epatiche e/o renali.

POSOLOGIA
Si consigliano i seguenti dosaggi salvo diversa prescrizione medica.
A dulti: 2-3 fiale al giorno.
Bambini oltre i 5 anni: 2-3 fiale al giorn o.
Bambini fino ai 5 anni: 1-2 fiale al giorno.
Poiche' nella respiraz ione profonda di aerosol puo' subentrare tosse, si deve cercare di res pirare normalmente durante l'inalazione.
Si consiglia di riscaldare la soluzione fino alla temperatura corporea prima dell'inalazione.
In pa zienti affetti da asma bronchiale si raccomanda di somministrare il co nsueto broncospasmolitico prima dell'inalazione.
La soluzione da nebul izzare puo' essere somministrata mediante i normali apparecchi per aer osolterapia.
Puo' essere anche diluita in acqua distillata nel rapport o 1:1.
Non usare ambroxolo per trattamenti prolungati.

CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la co nservazione.

AVVERTENZE
L'ambroxolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti affetti da ulcera peptica.
In pochissimi casi, contemporaneamente alla sommin istrazione di espettoranti quali l'ambroxolo cloridrato, sono state os servate gravi lesioni della cute quali la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica (NET).
La maggior parte di queste po trebbe essere spiegata dalla gravita' di malattie sottostanti o da alt ri farmaci concomitanti.
Inoltre nella fase iniziale della sindrome di Stevens-Johnson o della necrolisi epidermica tossica (NET), i pazient i potrebbero inizialmente avvertire dei sintomi non specifici simili a quelli dell'influenza, come per esempio febbre, indolenzimento, rinit e, tosse e mal di gola.
A causa di questi sintomi influenzali fuorvian ti e' possibile che venga intrapreso un trattamento sintomatico con un a terapia per la tosse e il raffreddore.
Se si verificano nuove lesion i della cute o delle mucose consultare il medico immediatamente ed int errompere precauzionalmente il trattamento con ambroxolo cloridrato.
I n caso di insufficienza renale lieve o moderata, il farmaco puo' esser e usato solo dopo aver consultato il medico.
Come nel caso di qualsias i farmaco soggetto a metabolismo epatico e successiva eliminazione ren ale, e' prevedibile l'accumulo dei metaboliti di ambroxolo nel fegato in presenza di grave insufficienza renale.

INTERAZIONI
A seguito della somministrazione di ambroxolo le concentrazioni di ant ibiotici (amoxicillina, cefuroxima, eritromicina) nelle secrezioni bro ncopolmonari e nella saliva risultano incrementate.
Non e' stata ripor tata nessuna interazione sfavorevole con altri farmaci clinicamente ri levante.

EFFETTI INDESIDERATI
Disturbi del sistema immunitario.
Non nota: reazioni anafilattiche, in clusi shock anafilattico, angioedema, prurito e altre reazioni da iper sensibilita'.
Patologie del sistema nervoso.
Comune: disgeusia (ad es.
alterazioni del senso del gusto); raro: cefalea.
Patologie respirator ie, toraciche e mediastiniche.
Comune: ipoestesia del cavo orale e del la faringe; raro: rinorrea.
Patologie gastrointestinali.
Comune: nause a; non comune: vomito, diarrea, dispepsia e dolori addominali, secchez za delle fauci; raro: pirosi, stipsi; non nota: gola secca.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.
Raro: eruzioni cutanee, orticar ia, dermatite da contatto.
Patologie renali e urinarie.
Raro: disuria.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazi one.
Raro: stanchezza.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'ambroxolo cloridrato attraversa la barriera placentare.
Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanz a, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale.
Nonostant e gli studi preclinici e la vasta esperienza clinica non abbiano evide nziato alcun effetto dannoso dopo la 28a settimana di gestazione, si c onsiglia di adottare le normali precauzioni sull'assunzione di farmaci in gravidanza.
Specialmente durante il primo trimestre non e' consigl iata l'assunzione di ambroxolo.
E' necessario essere prudenti nel pres crivere il medicinale a donne in stato di gravidanza.
In gravidanza i farmaci devono essere prescritti solo se il beneficio atteso per la ma dre e' considerato maggiore del rischio per il feto.
Tutti i farmaci d ovrebbero essere evitati, se possibile, durante il primo trimestre di gravidanza.
L'ambroxolo cloridrato e' escreto nel latte materno.
Sebbe ne non siano previsti effetti indesiderati sui bambini allattati al se no, l'uso del farmaco non e' raccomandato nelle madri che allattano.

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Riferimenti Specifici