Nurofen Febbre Dolore Bambini 200mg/5ml Sospensione Orale Fragola 100ml
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DENOMINAZIONE:
NUROFEN FEBBRE E DOLORE 200MG/5ML SOSPENSIONE ORALE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei, derivati dell'aci do propionico.
PRINCIPI ATTIVI:
Questo farmaco da 200 mg/5 ml sospensione orale.
Ogni ml di sospension e orale contiene: ibuprofene 40 mg.
ECCIPIENTI:
Questo medicinale da 200 mg/5 ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero: polisorbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido citrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro , aroma arancia, bromuro di domifene, acqua depurata.
Questo medicinal e da 200 mg/5 ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero: polis orbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido c itrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro, aroma fragola, bromuro di domifene, acqua depurata.
INDICAZIONI:
Trattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita' all'ibuprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
B ambini di eta' inferiore ai 2 anni o di peso inferiore a 10 Kg.
La spe cialita' medicinale e' controindicata in pazienti che mostrano o hanno precedentemente mostrato ipersensibilita' (es.
asma, rinite, angioede ma o orticaria) all'acido acetilsalicilico o ad altri analgesici, anti piretici, antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare quando l'ipersensibilita' e' associata a poliposi nasale e asma.
Ulcera pepti ca attiva.
Grave insufficienza renale o epatica.
Severa insufficienza cardiaca.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativ a a precedenti terapie a base di FANS.
Storia di emorragia/ulcera pept ica ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Uso concomitante di FANS, compresi gli inibitori spe cifici della COX-2.
Durante l'ultimo trimestre di gravidanza.
POSOLOGIA:
Posologia: gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'u so della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria per controllare i sintomi.
Adulti e adolescenti o ltre i 12 anni ( >= 43 kg di peso corporeo): 200-400 mg di ibuprofene (corrispondente a 5 - 10 ml di sospensione orale), 2-3 volte al giorno .
L'intervallo tra le dosi non deve essere inferiore alle 4 ore.
Non s uperare la dose massima di 1200 mg (30 ml) nelle 24 ore.
L'uso negli a dulti e' indicato soprattutto nei pazienti che presentano disfagia.
An ziani: non sono richieste modificazioni dello schema posologico.
Popol azione pediatrica.
Bambini tra i 2 - 12 anni (10 - 43 Kg di peso corpo reo): la dose giornaliera e' strutturata in base al peso ed all'eta' d el paziente.
La dose giornaliera di 20-30 mg/kg di peso corporeo, sudd ivisa 3 volte al giorno ad intervalli di 6-8 ore, puo' essere somminis trata sulla base dello schema che segue (non superare le dosi consigli ate).
Peso: da 10 kg; età indicativa: 2 - 3 anni; dose singola in ml: 2,5 ml; numero massimo di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24 ore.
Pes o: da 15 kg; età indicativa: 4 - 6 anni; dose singola in ml: 3,75 ml; numero massimo di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24 ore.
Peso: da 20 kg; età indicativa: 7 - 9 anni; dose singola in ml: 5 ml; numero mass imo di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24 ore.
Peso: da 28 a 43 kg; e tà indicativa: 10 - 12 anni; dose singola in ml: 7,5 ml; numero massim o di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24 ore.
Popolazioni speciali: ne l caso di febbre post-vaccinazione riferirsi al dosaggio sopra indicat o, si raccomanda la somministrazione di una dose singola (2,5 ml) segu ita, se necessario, da un'altra dose dopo 6 ore.
Non somministrare piu ' di due dosi nelle 24 ore.
Consultare il medico se la febbre non dimi nuisce.
Il prodotto e' inteso per trattamenti di breve durata.
Nel cas o l'uso del medicinale sia necessario per piu' di 3 giorni nei bambini di eta' superiore ai 2 anni, negli adolescenti e negli adulti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato un m edico.
Modo di somministrazione: la somministrazione orale dovrebbe av venire mediante siringa dosatrice o cucchiaino dosatore forniti con il prodotto.
La scala graduata presente sul corpo della siringa riporta in evidenza le tacche per i diversi dosaggi: in particolare la tacca d a 2,5 ml corrispondente a 100 mg di ibuprofene, la tacca da 3,75 ml co rrispondente a 150 mg di ibuprofene e la tacca da 5 ml corrispondente a 200 mg di ibuprofene.
Il cucchiaino dosatore presenta due palette co ncave alle estremita' per i diversi dosaggi: la tacca da 1,25 ml corri spondente a 50 mg di ibuprofene, la tacca da 2,5 ml corrispondente a 1 00 mg di ibuprofene e la tacca da 5 ml corrispondente a 200 mg di ibup rofene.
I pazienti che soffrono di problemi di stomaco possono assumer e il medicinale durante i pasti.
Istruzioni per l'utilizzo della sirin ga dosatrice:
Dopo l'uso avvitare il tappo per chiudere il flacone e lavare la siringa con acqu a calda.
Lasciarla asciugare, tenendola fuori dalla vista e dalla port ata dei bambini.
CONSERVAZIONE:
Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE:
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della pi u' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamen to che occorre per controllare i sintomi.
L'uso di questo farmaco deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori seletti vi della COX-2.
Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non ster oidei possono causare reazioni di ipersensibilita', potenzialmente gra vi (reazioni anafilattoidi), anche in soggetti non precedentemente esp osti a questo tipo di farmaci.
Il rischio di reazioni di ipersensibili ta' dopo assunzione di ibuprofene e' maggiore nei soggetti che abbiano presentato tali reazioni dopo l'uso di altri analgesici, antipiretici , antinfiammatori non steroidei e nei soggetti con iperreattivita' bro nchiale (asma), poliposi nasale o precedenti episodi di angioedema.
Em orragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trat tamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazio ne, che possono essere fatali.
Nei bambini e negli adolescenti disidra tati esiste il rischio di alterazione della funzionalita' renale.
Anzi ani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni a vverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinal i, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia d i ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il ri schio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' pi u' alto con dosi aumentate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile.
L'uso concomitante di agenti protettori (es.
misoprostolo o inibitori di pompa protonica) d eve essere considerato per questi pazienti ed anche per pazienti che a ssumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare i l rischio di eventi gastrointestinali.
Pazienti con storia di tossicit a' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsias i sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointe stinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela d eve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come c orticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettiv i del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido a cetilsalicilico (aspirina).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono questo medicinale, il trat tamento deve essere sospeso.
I FANS devono essere somministrati con ca utela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esac erbate.
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti d ermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l 'uso dei FANS.
Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano esse re a piu' alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
Questo farm aco deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesion i della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'.
La varicel la puo' eccezionalmente essere all'origine di complicazioni infettive gravi alla cute e ai tessuti molli.
Ad oggi, non si puo' escludere il contributo dei FANS nel peggioramento di tali infezioni, pertanto si c onsiglia di evitare l'utilizzo di questo farmaco in caso di varicella.
Cautela e' richiesta (discutere con il proprio medico o farmacista) p rima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche' in associazione al tr attamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipe rtensione ed edema.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono c he l'uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e p er trattamenti di lunga durata, puo' essere associato ad un modesto au mento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es.
infarto del mioc ardio o ictus).
In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es.
<= 1200 mg/die) siano associati ad un aumento del rischio di infarto del miocardio.
I pazienti con iperte nsione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopati a ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cere brovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo atten ta considerazione.
Analoghe considerazioni devono essere effettuate pr ima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
E' improbabile che soggetti di eta' inferiore a 12 anni vadano incontr o a gravidanza, o allattino al seno.
Peraltro, in tali circostanze bis ogna tenere presente le seguenti considerazioni.
Gravidanza: durante i l primo e il secondo trimestre di gravidanza, la somministrazione di i buprofene dovrebbe essere evitata.
L'ibuprofene e' controindicato dura nte il terzo trimestre di gravidanza.
L'inibizione della sintesi di pr ostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo svilu ppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un a umentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschi si dopo l'uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine nelle pr ime fasi della gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardia che aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%.
E' stato ritenuto c he il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Negli ani mali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impia nto e di mortalita' embrione-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato ripor tato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi d elle prostaglandine durante il periodo organogenetico.
Durante il terz o trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle pro staglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); dis funzione renale che puo' progredire a insufficienza renale con oligo-i droamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possi bile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregan te che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contr azioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Al lattamento: esistono dati limitati che dimostrano che l'ibuprofene pos sa passare in basse concentrazioni nel latte materno ed e' improbabile che possa avere effetti indesiderati per i neonati.
Fertilita': ci so no dimostrazioni che i prodotti medicinali che inibiscono la sintesi d i ciclossigenasi/prostaglandine possono causare un indebolimento della fertilita' femminile per effetto sull'ovulazione.
Questo effetto e' r eversibile dopo interruzione del trattamento.
La somministrazione di q uesto medicinale dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problem i di fertilita' o che sono sottoposte a indagini sulla fertilita'.