Pyralvex Flacone 10ml 0,5%+0,1%

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CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA: Antimicrobici per il trattamento orale locale.

PRINCIPI ATTIVI: 10 ml contengono: estratto glucosidico di rabarbaro 0,5 g (corrisponde nte a 0,43-0,53% m/v di derivati antrachinonici); acido salicilico 0,1 g. ECCIPIENTI: Etanolo, acqua depurata.

INDICAZIONI: Gengiviti, stomatiti, orofaringiti, coadiuvante nella terapia della pi orrea alveolare.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR: Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i. Non deve essere usato nei bambini al di sotto di 12 anni di eta'. C on l'applicazione topica di acido salicilico esiste un rischio ipoteti co di indurre la Sindrome di Reye. E' stata osservata Sindrome di Reye dopo somministrazione orale di dosi piu' alte di acido salicilico o a cido acetilsalicilico nei bambini. Non sono stati riportati casi confe rmati di Sindrome di Reye associati all'uso del farmaco. A causa del c ontenuto di etanolo il medicinale non e' adatto per i pazienti con alc olismo.

POSOLOGIA: Non superare le dosi consigliate. Adulti e bambini di 12 anni ed oltre : applicare localmente mediante pennellature (dopo aver rimosso eventu ali dentiere) sulla zona interessata fino a 3-4 volte al giorno. Non r isciacquare la bocca, mangiare o bere immediatamente dopo l'applicazio ne. Il paziente deve contattare il medico se i sintomi non migliorano. La durata massima del trattamento e' di 14 giorni. Bambini al di sott o di 12 anni: controindicato nei bambini di eta' inferiore ai 12 anni.

CONSERVAZIONE: Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conser vazione.

AVVERTENZE: Non superare la frequenza di applicazioni consigliata. La tossicita' d a salicilati puo' manifestarsi qualora venga superata la frequenza sug gerita di applicazione. Decolorazioni dei denti, dentiere e protesi de ntarie. I prodotti per uso topico, specie se applicati per periodi di tempo ripetuti e prolungati, possono dare origine a fenomeni di iperse nsibilizzazione. In tal caso, interrompere il trattamento e consultare il medico al fine di instaurare una terapia idonea. Dopo breve period o di trattamento senza risultati apprezzabili, consultare il medico.

INTERAZIONI: I salicilati sono altamente legati alle proteine plasmatiche e possono spiazzare altri farmaci dai siti di legame. Interazioni clinicamente importanti possono verificarsi con eparina e anticoagulanti orali, ma queste sono dovute principalmente ad un effetto sulla funzione piastri nica, piuttosto che su parametri farmacocinetici.

EFFETTI INDESIDERATI: Nella classificazione per organi e sistemi, gli effetti indesiderati s ono elencati per ordine di frequenza (numero di pazienti che si preved e manifestino la reazione), utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/1 00); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Di sturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni allergiche Patologi e gastrointestinali. Comune: decolorazione temporanea dei denti o dell a mucosa orale. Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo. Non no ta: eruzione cutanea e orticaria. Patologie sistemiche e condizioni re lative alla sede di somministrazione. Molto comune: sensazione di bruc iore transitorio locale nel sito di applicazione. Se manifesta un qual siasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo fog lio si rivolga al medico o al farmacista. Segnalare gli effetti indesi derati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO: Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare gli effetti sulla gravidanza e/o sviluppo embrionale/fetale. I potenziali rischi p er l'uomo sono sconosciuti. E' necessario essere prudenti nel prescriv ere il medicinale a donne in gravidanza. I glucosidi antrachinonici de rivati dal rabarbaro potrebbero essere escreti nel latte materno. Tutt avia, alle dosi terapeutiche, non e' noto se questi o l'acido salicili co siano escreti nel latte materno. E' opportuno decidere se continuar e l'allattamento al seno o continuare la terapia con tenendo in consid erazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

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