Neoborocillina Tosse 20 Pastiglie
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DENOMINAZIONE:
NEO BOROCILLINA TOSSE 10 MG + 1,2 MG PASTIGLIE
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Sedativi della tosse, escluse le associazioni con espettoranti - Alcal oidi dell'oppio e suoi derivati.
PRINCIPI ATTIVI:
Ogni pastiglia contiene: destrometorfano bromidrato 10 mg (adsorbito s u magnesio trisilicato) - 2,4-Diclorobenzil alcool 1,2 mg.
ECCIPIENTI:
Aroma freshflavor, ammonio glicirrizinato, magnesio stearato, aspartam e (E 951), copovidone, zucchero comprimibile.
INDICAZIONI:
Sedativo della tosse ed antisettico del cavo orofaringeo.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipient i.
Asma bronchiale, BPCO, polmonite, difficolta' respiratorie, depress ione respiratoria, malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidi smo, diabete, glaucoma, ipertrofia prostatica, stenosi dell'apparato g astroenterico ed urogenitale, epilessia, gravi malattie epatiche.
Non somministrare nei bambini di eta' inferiore ai 12 anni.
Non usare cont emporaneamente o nelle due settimane successive a trattamento con farm aci antidepressivi inibitori delle MAO.
Gravidanza, in particolare nel primo trimestre, allattamento.
POSOLOGIA:
Adulti e ragazzi sopra i 12 anni: sciogliere lentamente in bocca una p astiglia ogni 2-3 ore, fino ad un massimo giornaliero di 8 pastiglie.
Non superare le dosi consigliate.
CONSERVAZIONE:
Conservare a temperatura inferiore ai 30 gradi C.
AVVERTENZE:
In caso di tosse irritante con una notevole produzione di muco (ad es.
nei pazienti affetti da patologie quali bronchiettasia e fibrosi cist ica) oppure nei pazienti affetti da malattie neurologiche associate a una marcata riduzione del riflesso della tosse (come ictus, malattia d i Parkinson e demenza), il trattamento con il farmaco come sedativo de lla tosse dovrebbe essere somministrato con particolare cautela e solo su consiglio medico dopo un'attenta valutazione del rischio-beneficio .
Vi sono informazioni limitate sull'uso del destrometorfano nei pazie nti con compromissione della funzionalita' epatica o renale.
Pertanto, Neo Borocillina Tosse pastiglie deve essere somministrato con cautela in tali pazienti, specialmente nei pazienti con compromissione grave.
Il destrometorfano e' metabolizzato dal citocromo epatico P450 2D6.
L 'attivita' di questo enzima e' geneticamente determinata.
Circa il 10% della popolazione metabolizza lentamente il CYP2D6.
In metabolizzator i lenti e pazienti con uso concomitante di inibitori del CYP2D6 posson o manifestarsi effetti esagerati e/o prolungati del destrometorfano.
E ' necessario pertanto prestare attenzione in pazienti metabolizzatori lenti del CYP2D6 o che utilizzano inibitori del CYP2D6.
A causa del po tenziale rilascio di istamina, si dovrebbe evitare l'uso in caso di ma stocitosi.
Una tosse cronica puo' essere un sintomo precoce di asma e quindi non e' indicato per la soppressione della tosse cronica, in par ticolare nei bambini.
Usare con cautela nei pazienti che assumono farm aci serotoninergici (diversi dai farmaci inibitori delle MAO), quali i nibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) (per es.
fluoxetina, paroxetina) o farmaci antidepressivi triciclici.
L'impieg o, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
In tal caso e' necessario interrompe re il trattamento e consultare il medico ai fini della istituzione di eventuale terapia idonea.
Dopo 5-7 giorni di trattamento, senza risult ati apprezzabili, consultare il medico.
Informazioni importanti su alc uni eccipienti Contiene 1,386 g di saccarosio (zucchero) per pastiglia .
Da tenere in caso di considerazione in persone affette da diabete me llito.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza a l fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insuffici enza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
Il prodotto contiene aspartame, fonte di fenilalanina.
E' sconsigliabile durante la terapia l'assunzione di alcool.
Il destrometorfano puo' dar e una modesta assuefazione.
A seguito di un uso prolungato (per es.
ec cedendo il periodo di trattamento raccomandato), i pazienti possono sv iluppare tolleranza al medicinale, cosi' come dipendenza mentale e fis ica.
Sono stati riportati casi di abuso di destrometorfano.
Si raccoma nda di prestare particolare attenzione con adolescenti e giovani adult i, nonche' con pazienti con una storia di abuso di farmaci o sostanze psicoattive.
I pazienti con tendenza all'abuso o alla dipendenza devon o assumere il farmaco per brevi periodi e sotto stretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
Il destrometorfano possiede deboli proprieta' serotoninergiche.
Il des trometorfano puo' quindi portare a un aumento del rischio di tossicita ' serotoninergica (sindrome serotoninergica), specialmente se assunto insieme ad altri agenti serotoninergici, quali farmaci inibitori delle MAO o SSRI o antidepressivi triciclici.
Soprattutto il pre-trattament o o il trattamento concomitante con farmaci che compromettono il metab olismo della serotonina, quali farmaci antidepressivi del tipo inibito ri delle MAO, puo' indurre lo sviluppo di una sindrome serotoninergica con i seguenti sintomi caratteristici: iperattivita' neuromuscolare ( per es.
tremore, spasmo clonico, mioclono, aumento della risposta rifl essa e rigidita' di origine piramidale), iperattivita' del sistema ner voso autonomo (per es.
diaforesi, febbre, tachicardia, tachipnea, midr iasi) e stato mentale alterato (per es.
agitazione, eccitazione, confu sione).
La somministrazione concomitante di farmaci con un effetto ini bitorio sul sistema nervoso centrale quali ipnotici, sedativi o ansiol itici, o l'assunzione di alcool, possono portare ad effetti additivi.
Se il destrometorfano viene utilizzato in combinazione con mucolitici in pazienti con preesistenti malattie delle vie respiratorie, quali fi brosi cistica e bronchiettasia, affetti da ipersecrezione di muco, la riduzione del riflesso della tosse puo' portare ad un (grave) accumulo di muco.
Inibitori del CYP2D6: il destrometorfano e' metabolizzato da l CYP2D6 e ha un ampio metabolismo di primo passaggio.
L'uso concomita nte di potenti inibitori dell'enzima CYP2D6 puo' aumentare le concentr azioni di destrometorfano nel corpo a livelli di molte volte superiori al valore normale.
Cio' aumenta il rischio per il paziente di effetti tossici del destrometorfano (agitazione, confusione, tremore, insonni a, diarrea e depressione respiratoria) e di sviluppo della sindrome da serotonina.
Potenti inibitori del CYP2D6 sono fluoxetina, paroxetina, chinidina, terbinafina, cimetidina, ritonavir, berberina.
In uso conc omitante con la chinidina, le concentrazioni plasmatiche di destrometo rfano sono aumentate fino a 20 volte, con conseguente aumento degli ef fetti avversi sul sistema nervoso centrale dell'agente.
Anche amiodaro ne, flecainide e propafenone, sertralina, bupropione, metadone, cinaca lcet, aloperidolo, perfenazina e tioridazina hanno effetti simili sul metabolismo del destrometorfano.
Se e' necessario l'uso concomitante d egli inibitori del CYP2D6 e del destrometorfano, il paziente deve esse re monitorato e potrebbe essere necessario ridurre la dose di destrome torfano.
EFFETTI INDESIDERATI:
Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza degli effetti elencati.
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di iperse nsibilita' (compresa reazione anafilattica, angioedema, orticaria, pru rito, rash ed eritema) Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ri duzione dell'appetito.
Disturbi psichiatrici: allucinazioni, abuso e d ipendenza da destrometorfano.
Patologie del sistema nervoso: sonnolenz a.
Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigini.
Patologie respi ratorie, toraciche e mediastiniche: depressione respiratoria.
Patologi e gastrointestinali: nausea, vomito, disturbi gastrointestinali.
Patol ogie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: a ffaticamento.
Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Non usare durante i primi tre mesi di gravidanza; nei mesi successivi il farmaco deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessi ta' e sotto il diretto controllo del medico.
Poiche' non e' nota l'esc rezione del farmaco nel latte materno e non puo' essere escluso un eff etto di depressione respiratoria sul neonato, e' controindicato durant e l'allattamento.